Come professione svolgo uno dei lavori più particolari al mondo.
Cosa faccio? Un bambino direbbe che io aggiusti le anime delle persone…
Forse non potrebbe esserci definizione più bella.
Ma perché lo hai scelto? Perché anche io avevo bisogno di “aggiustarmi” l’anima.
Ogni relazione che si crei, nasce da uno scambio reciproco tra due persone.
Si possono scoprire tante cose, anche come imparare a vivere nel modo giusto. In un mondo che propone valori spesso errati, in una società dove, presa da falsi ideali, riesce a schiacciare ciò che c’è di buono. Ma l’educatore non molla… Un po’ come dovrebbe fare un genitore: resta lì e parla ore ed ore, come se non ci fosse un domani, come se le parole fossero la medicina più adatta a curare le ferite, le mancanze. A volte si lotta per cercare di capire quale sia il metodo più adatto, a volte si sbaglia, ma quando riesci a fare del bene, beh vi assicuro che vi sentite super potenti.
” Le spine che ci pungono nel tempo, saranno fiori per l’eternità.”
Se abbiamo il coraggio di lottare, riusciremo a coltivare anime buone, che hanno il coraggio di vivere una vita giusta.
Ed oggi in un periodo così pieno di tensioni, dove ogni piccolo momento diventa una risorsa, rivolgiamo uno sguardo più profondo alla missione da educatori.
Dite quello che volete, ma tutti stiamo affrontando delle battaglie.
Il corona virus ci ha messo dinanzi alla scelta più importante: vivere o morire.
In effetti, per alcuni la risposta potrebbe sembrare ovvia: viviamo! Ma come lo stiamo facendo? Beh mi rendo conto delle difficoltà di stare seduti su un divano a vedere la serie TV preferita, leggere un buon libro, mangiare a sbafo, chiacchierare con un parente, scrivere, cucinare… Siano cose davvero terribili da fare.
Ma pensate a chi invece ogni giorno deve andare a lavoro… Qui penso che ci si debba fermare un secondo a pensare a tutti i rischi che chi scende, incorre.
L’educatore va a lavoro… Penso che il timore più grande non è contrarre il virus ed avere paura di morire, ma bensì poter contagiare altre persone.
Quindi una continua lotta tra paura, tristezza e coraggio di poter affrontare non solo tutta una serie di meccanismi innescati da un lavoro super complesso, ma anche quello esterno creato da una mente umana malvagia.
Abbiate il coraggio di poter essere diversi, di poter guardare gli altri con il cuore…
Il vero educatore lo fa tutti i giorni, sostenendo gli sguardi tristi dei ragazzi, che capiscono ben poco della dura realtà riversata sulle strade… Perché li tengono al sicuro. Ma bisogna pensare che il cambiamento sta nelle nostre mani, altrimenti non esisteranno abbracci da regalare.. ma solo lacrime da versare.
Per poter vedere la luce, bisogna salire davvero in alto… Ed accompagnati dalla mano di Dio, ci riusciremo…. E vi assicuro che la vita avrà tutt’altro sapore… Saremo tutti degli eroi perchè abbiamo salvato tutti coloro che amiamo.
Infondo “Il migliore consiglio è di fare bene quanto possiamo e poi non aspettarci la mercede dal mondo, ma da Dio solo”.️
Anna Pasquariello, educatrice comunità alloggio “Il Sogno”