“Sono arrivato in Italia sei mesi fa. Scappando dal mio paese perché non ne potevo più della fame, della troppa povertà. Sono arrivato qui per cercare una vita migliore, lavorare, imparare e crescere.
L’Italia è un posto meraviglioso, alcuni italiani un po’ meno.
Odio gli sguardi della gente quando cammino per strada, odio che si allontanino da me negli autobus, odio quando mi fissano. Odio quando non mi trattano come “uno di loro” , come se essere uno straniero fosse una malattia. Io non sono malato, io sono solo un immigrato e prima di tutto sono una persona; perciò smettetela di trattarmi male nei negozi, in ufficio postale o nei supermercati.
Una volta un impiegato rifiutò di aiutarmi in un’operazione postale usando una scusa banale, come se non lo meritassi, come se io non fossi esattamente come lui ma con una nazionalità diversa. In quel momento avrei voluto dire : Perché mi tratti così? Perché eviti di avere a che fare con me? E invece ho abbassato la testa, sono stato zitto e sono andato via perché sono uno straniero, e tutti pensano che io non abbia alcun diritto. Ma adesso basta, noi non ne possiamo più di sentirci inferiori, esclusi, trattati male.
Siamo persone, esseri umani, come voi e come voi vogliamo essere trattati”.
Mubarak , uno dei nostri ragazzi stranieri accolti, appartenente alla comunità alloggio il Sogno di Napoli, ha partecipato ad un contest per avere la possibilità di vincere un corso di formazione gratuito.
Inizialmente lui era abbastanza scettico sulla questione. Non credeva di poter vincere qualcosa che gli potesse permettere di dare una piccola svolta alla sua vita.
Ci ha dato fiducia e ora che finalmente è riuscito a vincere uno corso di formazione, grazie alla sua storia ed una foto pubblicata, potrà iniziare a costruire una vita piena di speranza. Il primo passo lungo un sentiero di soddisfazioni e gratifiche che speriamo di poter sempre condividere con il nostro Mubarak.
Anna Pasquariello, educatrice comunità alloggio “Il Sogno”