La cultura è l’unica “droga” che crea indipendenza.
La cultura salva. E proprio la cultura e la possibilità della sua fruizione è stata oggetto della premiazione avvenuta stamattina nella Comunità ‘Mamma Matilde’ di Torre Annunziata. Cultura, specifichiamo, intesa non solo come studio ma anche come consapevolezza e persecuzione di una vita nel segno della legalità.
Il referente di “Libera, Associazioni, nomi e numeri contro le mafie” per la Provincia di Napoli, Antonio d’Amore, ha consegnato ad alcuni ragazzi, particolarmente meritevoli, un assegno che dovrà essere utilizzato per la loro formazione professionale e per l’inserimento nel mondo del lavoro.
I giovani premiati appartengono a tre comunità della nostra regione: Mamma Matilde, La Tartaruga e Del Prete, e il premio è stato donato dalla cooperativa sociale “ OTTAVIA” al termine del progetto di educazione alla legalità “CANTAMINAZIONI”, gestito dalla Associazione “LIBERA”, in collaborazione con la Cooperativa sociale “OTTAVIA” e il contributo della fondazione Banca Delle Comunicazioni.
Presente anche Carmela Sermino, vedova di Giuseppe Veropalumbo, il carrozziere ammazzato da un proiettile vagante la notte di Capodanno del 2007, a Torre Annunziata.
Un premio, quello ricevuto dai ragazzi, che è anche e forse soprattutto un simbolo, che speriamo possa evidenziare quella linea sottile che distingue il bene dal male, affinché i nostri giovani ne seguano la scia.
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