Prima di salutare questo caloroso mese di Agosto, sono qui a scrivere poche righe per ricordare i momenti vissuti durante il mio soggiorno estivo… una vera e propria vacanza!
“Quando uno parte per un viaggio non sa mai cosa potrebbe accadere, mille dubbi e perplessità ti assalgono, ma nel momento in cui ho messo piede in quella casetta di campagna tutto è cambiato…”
Riabbracciare i ragazzi, come se non li vedessi da chissà quanto tempo è stata una grande gioia e da lì è cominciata la nostra vacanza, tra un tuffo e l’altro ci siamo divertiti a fare le foto sott’acqua, perché credo che la cosa più vera che si possa fare con loro sono proprio i piccoli gesti, quelli veri, che non ti aspetti, anche una semplice linguaccia può cambiare la loro giornata. Tra risate, divertimento e tanto altro si sono riaccese anche nuove relazioni perché seppur stia lavorando da 8 mesi con loro, con alcuni non avevo ancora avuto l’occasione di istaurare un buon rapporto, cosa che invece “magicamente” è accaduto in questi 6 giorni.
Vedere i ragazzi sotto una nuova luce, più tranquilli e rilassati mi ha aiutato tantissimo a “mollare la presa” e godermi il viaggio…dal primo giorno abbiamo trascorso momenti piacevoli, uno tra questi si è verificato dopo la Messa all’aperto nel castello dell’Abate, in cui sulla terrazza abbiamo potuto ammirare un tramonto meraviglioso che illuminava tutta Castellabate di rosso e arancio, in quel momento gli occhi di tutti brillavano e in quell’istante ho capito che questi ragazzi hanno bisogno soprattutto di guardare la meraviglia del creato per capire che c’è qualcosa di meraviglioso, gratis e soprattutto unico al di fuori del loro mondo. Le giornate sono trascorse piacevolmente anche grazie alla presenza dei genitori di Don Antonio che ci hanno accolto con tanto amore e dell’operatore col quale abbiamo condiviso anche il giorno del compleanno, altro momento in cui abbiamo potuto respirare un clima di allegria e spensieratezza. Insieme siamo stati un’ottima squadra!
Il ricorso più bello che mi porto con me è stato quando i ragazzi mi hanno chiesto se fossi stata bene quei 6 giorni con loro, cosa che forse avrei dovuto chiedere io a loro… a questa domanda ho risposto: “sono stata benissimo, ero a casa”. Questa per me è stata una vacanza unica e a tratti rilassante in cui ho potuto godere della compagnia dei ragazzi al di fuori della comunità e conoscerli ancor di più, avendo la possibilità di accompagnarli ulteriormente in un piccolo tratto della loro vita e farli entrare ancor di più nel mio cuore.
Chiara Laureano, Operatrice volontaria Servizio Civile Universale progetto “Dove c’è cuore c’è famiglia”